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Il panorama dell'ingegneria e dell'architettura in Italia si proietta verso una trasformazione epocale con l'entrata in vigore dell'obbligatorietà dell'adozione del Building Information Modeling (BIM) per tutte le commesse di ingegneria e architettura superiori a un milione di euro, a partire dal 2025. Questo imperativo normativo non solo rappresenta un passaggio cruciale verso la modernizzazione del settore, ma implica una rivoluzione concettuale e operativa senza precedenti.
Il Cammino Verso il Futuro: Due Binari Distinti
L'iter per l'obbligatorietà del BIM si articola su due tracciati distinti. Da un lato, si delineano stazioni appaltanti all'avanguardia, già inserite in un contesto operativo dove il BIM è una prassi consolidata. Queste entità hanno compiuto investimenti sostanziali in termini di formazione e organizzazione, integrando il BIM nei processi decisionali e progettuali. Dall'altro lato, emergono stazioni appaltanti che devono ancora affrontare una trasformazione profonda per adattarsi ai nuovi standard digitali, potendo percepire questa transizione come un'opportunità di crescita.
La Crescita Esponenziale del BIM: Dati e Tendenze
Il recente Rapporto sull'adozione del BIM, compilato dall'Oice, evidenzia una tendenza in crescita esponenziale nell'adozione del BIM nelle gare d'appalto nel 2023. Sebbene i numeri suggeriscano un aumento significativo delle commesse BIM, è importante considerare che il volume assoluto di bandi potrebbe subire variazioni dovute a fattori esterni, come le modifiche legislative nell'ambito degli appalti pubblici.
Investimenti e Adozione del BIM: Una Tendenza in Aumento
L'implementazione del BIM è accompagnata da investimenti consistenti in innovazione. I dati raccolti durante l'ultima indagine condotta dall'Oice suggeriscono che il 90% delle imprese del settore ha destinato risorse finanziarie all'innovazione nel 2022, con una parte significativa di tali investimenti (24.3%) indirizzata verso software BIM. Tuttavia, è emersa una criticità riguardante l'incremento dei costi delle licenze BIM, segnalato dal 57.9% delle imprese nel 2023, che potrebbe rappresentare un ostacolo alla diffusione su larga scala di questa tecnologia.
Obbligo di Adozione del BIM: Cosa Cambia per il Futuro delle Costruzioni
L'entrata in vigore del nuovo codice appalti, sancita dal D.Lgs. 36/2023, rappresenta una svolta epocale nell'evoluzione del settore delle costruzioni. L'obbligatorietà dell'utilizzo del BIM per le commesse superiori a un milione di euro a partire dal 1° gennaio 2025 impone un cambiamento radicale nei processi decisionali e operativi delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti. Tale disposizione normativa sottolinea l'importanza cruciale della digitalizzazione nell'ambito della gestione informativa delle costruzioni e stabilisce un nuovo standard di qualità e trasparenza nel settore.
Prepararsi al Futuro: Formazione e Innovazione
La necessità di prepararsi adeguatamente all'obbligatorietà del BIM richiede un impegno deciso da parte di tutte le figure coinvolte nel processo costruttivo. È indispensabile investire in formazione specializzata, nonché in infrastrutture hardware e software all'avanguardia, al fine di garantire una transizione efficace verso il digitale. La qualità del personale e il livello di competenza rappresentano fattori critici per il successo di questa transizione, che, se affrontata con determinazione e lungimiranza, può aprire le porte a nuove opportunità di crescita e sviluppo per il settore.
Conclusioni
L'obbligatorietà del BIM segna una svolta epocale nel panorama delle costruzioni, delineando un futuro in cui la digitalizzazione diventa il nuovo standard operativo. Sebbene le sfide siano molteplici, le opportunità di crescita e innovazione offerte da questa trasformazione sono altrettanto significative e guidano il settore verso un futuro digitale sempre più promettente e dinamico.